Che cosa c’entrano i metamerismi con le chiavi degli appartamenti? Molto di più di quanto sembra. Anzi, ragionare di chiavi e di appartamenti ci permetterà di svelare un errore che si nasconde nella tradizione della psicologia.
Partiamo dal caso semplice. Io abito in un condomino che, come tanti altri, ha una portone in comune. Niente di speciale fin qui. Questa semplice circostanza, tuttavia, obbliga ogni condomino ad avere due chiavi: una per il proprio appartamento e una per il portone. Qualche settimana fa è arrivata una novità: l’amministratore ha fatto sostituire tutte le chiavi e tutte le serrature, sia degli appartamenti che del portone. La novità maggiore è nel fatto che adesso non c’è più bisogno di due chiavi, ma ognuno ha soltanto una chiave che apre sia il portone di casa sua sia la porta di casa sua e, magia magia, non apre nessun’altra porta.
All’inizio la cosa mi ha un stupito.
Come era possibile che la stessa chiave aprisse sia il portone che la porta di casa mia e non la porta di nessun altro?
E poi mi sono reso conto che la soluzione del mistero è semplice:
ogni chiave è una combinazione di due chiavi, una per il portone e una per la propria porta.
L’apparente magia nasce dall’assunto, sbagliato, che poiché l’amministratore mi ha consegnato un pezzo di metallo compatto (la nuova chiave) questo debba essere un’unica chiave. Invece sono due chiavi saldate insieme.
Che c’entra tutto questo con gli stimoli metamerici? Molto, come vedremo. Prima, però, due parole per dire che cosa sono gli stimoli metamerici. Sono tutti quei fenomeni che, pur essendo diversi, sono percepiti in modo identico. Per esempio, due materiali che, pur riflettendo la luce in modo diverso, hanno lo stesso colore. Oppure due sostanze chimiche diverse che per noi hanno lo stesso sapore.
In tutti questi casi, la spiegazione standard della psicologia è la seguente:
ci sono due fenomeni fisici distinti e, per vari motivi, il nostro sistema percettivo ci fa percepire una sola sensazione (un solo colore, un solo odore, un solo sapore). Dato che la sensazione è la stessa anche se i fenomeni sono diversi ne seguirebbe che sensazione e fenomeni fisici sono diversi.
La spiegazione tradizionale è ragionevole, ma profondamente sbagliata! E l’esempio delle chiavi ci aiuterà a capirlo molto bene. Torniamo al nostro condominio e prendiamo in esame due condomini: Riccardo e Dario. Tutto dipende da come raccontiamo le cose.
Se noi diciamo che Dario e Riccardo hanno una chiave ciascuno, possiamo dire che, relativamente alla serratura comune del portone, le due chiavi sembrano la stessa. Ma questo modo di raccontare la cosa, ovviamente, dipende dal fatto di considerare il pezzo di metallo, che Dario o Riccardo hanno in tasca come se fosse un’unica chiave, invece è fatto di due chiavi messe insieme.
Quindi non c’è nessuna magia (come sempre nel mondo reale).
In modo analogo, quando ci sono due molecole che sono percepite come se avessero lo stesso sapore è perché quelle molecole possono essere divise in due parti: una che non ha alcun ruolo nello stimolare i nostri sistemi percettivi e una che invece è quella rilevante per il nostro sistema percettivo. Cioè, dal punto di vista dell’interazione con il nostro corpo, non c’è una sola molecola, ma due.
E quindi non è un mistero che la stessa molecolar appaia/sembri la stessa, perché la parte che interagisce con il corpo è la stessa.
Anche nel caso dei colori si può dare la stessa spiegazione. Un fenomeno ottico può essere diviso in due parti, una che è rilevante per il nostro sistema percettivo (per esempio il rapporto tra componenti RGB) e una che non è rilevante (per esempio, la forma esatta dello spettro). E’ come se ci fossero due chiavi. Nel caso dei colori metamerici, la parte diversa non è rilevante per il nostro occhio mentre la parte rilevanti è ovviamente diversa.
La tradizione psicologica e neuroscientifica si è lasciata ingannare da una idea ingenua dello stimolo e non ha visto il semplice trucco che la natura (e il mio amministratore di condominio) hanno utilizzato.
La natura non appare mai
diversa da quello che è.
La natura è sempre
uguale a sé stessa
e anche noi, essendo natura,
siamo sempre la cosa giusta.
Non ci sono trucchi in natura,
solo nelle nostre teorie!