Ogni epoca ha i suoi miti. Ogni epoca crede a qualcosa di invisibile che non si può vedere, ma che, per il fatto che è creduto da tutti, nessuno mette in discussione. In passato potevano essere spiriti e fantasmi. Oggi siamo più sofisticati ma anche noi abbiamo i nostri miti.
Il mito di cui voglio parlare oggi è la cosiddetta voce interiore. Ovvero l’idea secondo cui ognuno di noi avrebbe una voce interiore? Ma quando mai! L’idea che dentro di noi ci sia una voce, una specie di genio, che parla e che decide che fare.
Questo mito, è chiaro come la luce del sole, è solo una fantasia, eppure tutti vi credono.
Non c’è alcuna voce interiore. C’è solo il mondo fuori e quello che facciamo.
Nel 1872, Thomas Huxley notava che la comparsa della coscienza e quindi della voce interiore fosse altrettanto inspiegabile della comparsa del genio della lampada di Aladino. Aveva ragione. Non solo è altrettanto inspiegabile, è anche altrettanto falsa. Non c’è alcuna voce interiore. C’è solo il mondo che agisce attraverso il nostro corpo.